Il CSI in generale

La Presidenza nazionale CSI Il CSI Lo statuto del CSI
Il Patto associativo L’attività sportiva L’attività formativa
Il Tesseramento L’Assicurazione La tutela sanitaria
  I Circoli  

 

 

 

 

Ha sede in Roma, via della Conciliazione 1, tel. 06-68404550, fax 06-68802940.

Sito Internet Presidenza nazionale CSI: www.csi-net.it    E-mail: csi@csi-net.it

Il CSI nasce nel 1944 per iniziativa della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, riprendendo le tradizioni della FASCI sorta nel 1906 e sciolta nel 1927 dal Fascismo. E’ riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana e fa parte della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali come Associazione di ispirazione cristiana. E’ riconosciuto dal CONI quale ente di Promozione Sportiva e dallo Stato Italiano come Ente con finalità assistenziali. Rappresenta l’Italia in seno alla Fèdèration Internationale Catholique d’ Education Physique et Sportive (FICEP). E’ diffuso capillarmente in tutto il Paese con 20 Consigli regionali, 160 Comitati territoriali, 12.000 Società sportive e oltre 700.000 tesserati. Con i suoi 100.000 animatori, educatori, arbitri e dirigenti volontari, il CSI testimonia quotidianamente l’impegno di promozione umana attraverso lo sport. Di questa folla di volontari fanno parte persone di ogni fascia sociale che ogni settimana non risparmiano nemmeno un’ora del loro tempo libero per stare con i ragazzi, per allenarli ed accompagnarli sul campo di gioco.

ART. 1 : il Centro Sportivo Italiano (CSI) promuove un movimento sportivo giovanile che vive l’esperienza dello sport come un momento di educazione, di maturazione umana di impegno, in una visione ispirata alla concezione cristiana dell’uomo e della realtà. Considera pertanto lo sport inserito nell’ambito delle attività culturali, formative e di tempo libero, opera attraverso proprie strutture associative in sede locale, regionale e nazionale, rivolgendosi a tutte le fasce d’età. Perseguendo in modo unitario le proprie scelte associative, educative e tecniche, sviluppa la partecipazione ad ogni livello. Nella realizzazione dei propri fini collabora con la famiglia e le strutture educative e sociali ed opera affinchè lo sport sia conosciuto come diritto sociale e vengono istituiti i servizi pubblici relativi. Le finalità associative vengono perseguite in modo unitario dalle componenti maschile e femminile, che agiranno in reciproca collaborazione e con pari opportunità portando il proprio specifico contributo. A tale fine, l’associazione è impegnata a garantire a tutti i livelli, all’interno delle varie strutture, una adeguate partecipazione di entrambe le componenti. Il CSI è un’associazione senza fini di lucro.

  1. Il CSI è un’associazione di persone, uomini e donne insieme, che promuovono attività sportive condividendo la medesima concezione dell’uomo e dello sport.
  2. La persona umana è il soggetto e il fine dell’attività del Centro Sportivo Italiano.
  3. La dimensione ecclesiale del CSI si attualizza nel riferimento costante all’esperienza viva della Chiesa italiana.
  4. L’impegno sul territorio attiva vive correnti di partecipazione e di solidarietà per una vita sociale più umana.
  5. Il gioco e la festa sono caratteri essenziali e qualificanti di tutte le attività associative.
  6. Sono le età, le condizioni, i bisogni e le aspirazioni delle persone a determinare nell’Associazione le diverse forme di attività sportiva.
  7. L’intenzionalità educativa promuove e sostiene l’azione associativa in ogni settore.
  8. Il servizio sportivo-educativo del CSI presenta un forte radicamento etico.
  9. Il CSI partecipa alla storia del proprio tempo in modo attivo e responsabile.
  10. Il CSI rivendica un ruolo sociale nello sport e nella società.

Il "Patto associativo" è la carta di riferimento culturale ed educativo di tutti gli operatori del Centro Sportivo Italiano. Con la sua accettazione viene sancita l’appartenenza associativa e delineato il modello dell’organizzazione, della vita e dell’attività dell’Associazione. Gli operatori e le strutture vi aderiscono e si impegnano per la sua fedele attuazione.

  1. Tornei
  2. Campionati
  3. Feste dello sport
  4. Joy-Cup:

Che cos’è

una manifestazione sportiva sperimentale che si sviluppa dall’ambito locale al livello nazionale, con la quale il CSI prosegue il suo impegno per l’affermazione dello sport per tutti assicurando la qualità dell’esperienza sportiva.

Come si realizza

con tornei che si sviluppano a livello locale, regionale e nazionale per concludersi con le finali nazionali.

Attraverso quali sport

sport di squadra: calcio a 11, calcio a 5, pallavolo.

sport individuali: atletica leggera, corsa campestre.

Chi partecipa

le società sportive e gli atleti tesserati al CSI nell’anno sportivo 98/99, suddivisi nelle categorie previste dalle varie discipline sportive.

Chi organizza

i Comitati provinciali CSI: le fasi locali

i Consigli regionali CSI: le fasi regionali

la Presidenza nazionale: la fase nazionale.

Partecipazione

Possono partecipare alla manifestazione, con proprie società affiliate o aderenti, i Comitati CSI che aderiscono ad almeno 2 discipline sportive (il calcio e il calcio a 5 sono considerate una disciplina unica) e che abbiano i seguenti requisiti:

  • un programma organico di attività sportiva
  • attività formativa a supporto dei programmi sportivi
  • garanzie strutturali ed organizzative, per lo svolgimento della manifestazione(presenze e funzionamento degli organi giudicanti delle commissioni tecniche, congruo numeri di arbitri e giudici di gara..)

Fase della manifestazione

La manifestazione si articola in tre fasi:

  • fase locale

L’organizzazione della fase locale è di competenza dei Comitati provinciali e circoscrizionali.

  • fase regionale

La fase regionale verrà organizzata da ciascuna Presidenza regionale.

  • fase nazionale

La fase nazionale sarà organizzata direttamente dalla Presidenza Nazionale, prevederà, laddove è necessario, fasi interregionali e si potrà svolgere all’interno di "Stadium: lo sport incontra la piazza".

5. Stadium: lo sport incontra la piazza.

L’iniziativa di "Stadium: lo sport incontra la Piazza" ha suscitato l’entusiasmo di migliaia di giovani, di anziani, di uomini e di donne che, sempre con maggiore frequenza scelgono di cimentarsi in attività sportive in grado di soddisfare l’esigenza di muoversi, di vivere all’aria aperta, di confrontarsi liberamente. Lo slogan "Lo sport incontra la piazza" è il chiaro invito che vuole raggiungere chi nella piazza vive il tempo libero, chi ci arriva per caso o per curiosità, proponendo la pratica sportiva quale veicolo per abbattere steccati, apprezzare le diversità, sposare quotidianità e continuità, approfondire l’interscambio tra persone e comunità. Per questo l’iniziativa si sposta sulle più belle piazze delle città italiane per raggiungere ragazzi, giovani ed anziani, uomini e donne, sportivi e non. In un viaggio lungo tre mesi va loro incontro concretamente con un protagonista, lo sport: quello che abbraccia le discipline tradizionali e quello libero, cioè fatto di proposte nuove che possono essere praticate da tutti, che non hanno bisogno di grandi impianti sportivi perché realizzabili sulle strade e nelle piazze. E’ insomma uno spazio libero per far dialogare il CSI con i cittadini, con gli amministratori locali e disegnare il vero volto dello sport per tutti. L’obiettivo prioritario che la Presidenza nazionale si prefigge per il 1999 riguarda il consolidamento dell’iniziativa, destinata a diventare per il futuro la vetrina annuale delle proposte e dei progetti sportivi, culturali e formativi del CSI.

6. Fantathlon

Il programma Fantathlon è un’esperienza associative ormai collaudata negli anni e si impone sempre più all’attenta considerazione dei Comitati, delle società, delle parrocchie, di strutture ed enti pubblici e privati. Le scelte pedagogiche del Fantathlon, affrontano l’esperienza ludico-motoria per i bambini e le bambine dai tre ai dieci anni assieme all’aspetto creativo ed ai linguaggi espressivi.

Cosa si fa

Si apre un "centro Fantathlon" in cui si attiva lo "spazio giochi", dove si svolgono attività ludiche e motorie, coniugate con altre forme espressive nei "laboratori": laboratorio di musica e movimento, laboratorio di grafica, laboratorio di mimo.

7. Giocasport

A chi è rivolto?

Giocasport è un "laboratorio" di attività ludico-sportive integrate entro il quale ragazzi e ragazze dai nove ai tredici anni hanno la possibilità di maturare e costruire la propria identità mediante occasioni di confronto con i propri pari nel gruppo inteso come luogo educativo.

Il CSI è un’Associazione che guarda allo sport da un punto di vista particolare, avendo come punto di riferimento i valori cristiani e dunque ponendo tra le sue finalità primarie il servizio alla persona umana e l’impegno educativo attraverso la pratica sportiva. Sono finalità che, per essere conseguite, richiedono operatori specificatamente formati. Coerentemente con questa consapevolezza il CSI ha sempre curato con grande attenzione la formazione dei propri operatori, accumulando nel settore esperienze preziose. Il vorticoso sviluppo dell’Associa-zione, e la necessità di ricondurre l’azione formativa ad un indirizzo unitario anche nell’inderogabile processo di decentramento delle strutture, hanno consigliato tuttavia di fare un ulteriore passo avanti e di definire un vero e proprio Sistema Formativo CSI, cosa che è stata portata a compimento nella scorsa stagione associativa, definendo strutture compiti e programmi della Scuola Nazionale Dirigenti (SNAD) e della Scuola Nazionale Educatori Sportivi (SNES). La Scuola Nazionale Dirigenti (SNAD) ha il compito di formare i quadri dirigenti dell’associazione secondo quanto previsto dal Piano Nazionale della Formazione e nel quadro di riferimento della Nuova Progettualità. La Scuola Nazionale Educatori Sportivi (SNES) ha il compito di formare tutti gli operatori tecnici dell’associazione secondo quanto previsto dal Piano Nazionale della Formazione e nel quadro di riferimento della Nuova Progettualità. La SNAD e la SNES prevedono una struttura complessiva ed organi che si articolano per livelli. Le iniziative formative delle due scuole sono articolate secondo la seguente scansione:

  • I, II, III livello a seconda dei percorsi SNAD e SNES, che sono realizzati dai Comitati territoriali o dalle Presidenze Regionali, in entrambi i casi tramite le Scuole regionali;
  • corsi di alta specializzazione per formatori, realizzati dalla Scuola Nazionale;
  • iniziative di aggiornamento

 

Le Società sportive devono richiedere l’affiliazione o l’adesione al CSI, all’inizio di ogni anno associativo, tramite i Comitati provinciali o circoscrizionali di competenza. Contestualmente alla richiesta di affiliazione o adesione ogni Società sportiva deve tesserare i componenti del proprio Consiglio direttivo. Il Consiglio direttivo deve essere composto da almeno 3 dirigenti (Presidente, Amministratore e Responsabile tecnico). Il CSI prevede due diversi tipi di tessera: Tessera atleta (AT) per coloro che praticano attività sportiva; tessera socio (SO) per i dirigenti, gli operatori, i tecnici e i soci che non praticano attività sportiva. Il tesseramento CSI avviene di norma attraverso le Società sportive. Per i dirigenti e gli operatori provinciali, regionali e nazionali e per gli arbitri non iscritti alle Società sportive, provvederà al tesseramento direttamente il Comitato provinciale. Per quanto attiene l’eventuale doppio tesseramento CSI - Federazione Sportiva Nazionale si rimanda a quanto previsto dalle relative convenzioni.

Il Centro Sportivo Italiano ha stipulato per i suoi associati convenzioni assicurative con Compagnie private per i rischi infortuni e per i rischi di responsabilità civile contro terzi.

Il Consiglio Nazionale CSI, nella sua seduta del 20/21 giugno 1998, ha deliberato che, a partire dall’anno sportivo 98/99, la qualificazione delle attività sportive praticate dal CSI seguiranno i seguenti criteri:

  1. Tutta l’attività fino a 14 anni è considerata non-agonistica.
  2. Tutta l’attività da 15 anni in su è considerata agonistica.

Fanno eccezione:

  1. Le seguenti discipline sportive: bocce, cicloturismo, ginnastica di mantenimento, tennis tavolo, bowling, marce e corse non competitive, giochi da tavolo, biliardo, golf, ciclorally.
  2. Le attività organizzate e svolte dalle società sportive ancorché utilizzino supporti "tecnici" [ES.:arbitri] del Comitato.
  3. Feste sportive, free-sport, attività estemporanee ed occasionali anche svolgentisi in più giorni (ma meno di sette).
  4. Tornei con finalità ricreativa, aperti a tutti, di durata non superiore a 30 giorni e con gare non superiori a due alla settimana.

Il certificato è un documento personale di ciascun atleta. Esso vale per un anno.

I nostri Comitati possono accettare la richiesta di adesione al CSI di tutti quei circoli che mostrino, per l’attività da essi svolta, di riconoscere e condividere le finalità, i progetti ed i programmi operativi promossi ed attuati dalla nostra Associazione. La prassi da seguire per concedere l’adesione al CSI è quella ordinaria prevista dal nostro tesseramento (adesione, affiliazione, tesseramento soci ecc.).

Quanto alle agevolazioni i circoli aderenti al CSI possono:

  • usufruire delle riduzioni di cui alla convenzione stipulata tra CSI (quale ente con finalità assistenziali) e SIAE;
  • usufruire delle garanzie assicurative previste per tutti i soci CSI per effetto della convenzione assicurativa stipulata dal CSI con delle compagnie di assicurazione privata.

Il circolo, quale libera associazione a carattere volontario, senza finalità di lucro, motivata dalla decisione dei soci di vivere insieme l’esperienza del tempo libero, può essere costituito nelle forme più semplici, addirittura verbalmente con un semplice accordo tra gli associati. Ma per fruire delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali, il decreto legislativo 460/97 richiede che la costituzione degli enti associativi avvenga per atto scritto, nella forma di atto pubblico, scrittura privata autentica o scrittura privata registrata. Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, l’attività dei bar interni non è considerata commerciale alle seguenti condizioni:

  • lo statuto deve contenere le clausole previste dal Decreto Legislativo 460/97;
  • i circoli devono essere affiliati ad un ente che abbia il riconoscimento ministeriale di Ente con finalità assistenziali: il CSI ha ottenuto tale riconoscimento con D.M. 10-28419/12000 A (65) del 03-12-1979;
  • locali devono trovarsi presso le sedi in cui viene svolta l’attività istituzionale e devono essere conformi alle previsioni della recente normativa sul commercio;
  • l’attività di bar deve essere strettamente complementare a quella istituzionale,
  • l’attività del bar deve essere svolta verso corrispettivo nei confronti dei soci o associati, o di soci o associati ad altre associazioni facenti parte di un’unica organizzazione locale o nazionale.

In mancanza di tali requisiti l’attività e considerata commerciale e soggetta alla relativa normativa fiscale. Altro documento necessario per la vita del circolo è la "tessera sociale" in quanto certifica la qualifica di "socio" del frequentatore. Per i circoli aderenti al CSI la tessera è quella della nostra Associazione. All’interno dei circoli e delle altre associazioni possono essere aperti bar riservati in via esclusiva ai soli soci.

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